Tempo di lettura: 3 minutiSe correre è – come dice Scott Jureck – una caduta controllata, correre in discesa è una frenata controllata. Provaci e ti renderai conto che mentre tu ridi come un bambino di 5 anni che incosciente corre a rotta di collo dopo essersi fatto un’infinita scarpinata per conquistare la vetta, tutto il tuo fisico sta cercando di frenarti, non di farti correre più veloce. Perché? Perché è più coscienzioso di te, per cominciare. E poi perché correre in discesa è divertentissimo, ma non credere che sia una passeggiata per il tuo corpo, anzi.
1. Non strafare
Ok, ti sei fatto un mazzo tanto per arrivare in cima e ora vuoi la ricompensa. Giusto. Ma non dimenticare mai che se corri in discesa significa che – con buone probabilità – lo stai facendo in montagna e che le superfici su cui correrai non sono le più aderenti del mondo: sassi, fango, terriccio incoerente. Ottime cose… per scivolarci rovinosamente sopra. Prudenza prima di tutto.
2. Alza le ginocchia e i piedi
Correndo in discesa fai molti passi in poco tempo. Per evitare di inciampare e quindi cadere è fondamentale che alzi molto i piedi ed eviti gli ostacoli più o meno alti che quei tipi di terreno ti offrono.
3. Frena
Dice Confucio che, se mentre corri in discesa senti caldo e vedi fiamme attorno a te è perché probabilmente ti sei trasformato in una palla di fuoco. Basta per capire che DEVI CORRERE MENO FORTE? Eh.
Per farlo non inchiodare: le scarpe da trail sono ottime ma non hanno l’ABS. Se devi solo decelerare puoi anche iniziare lentamente a procedere a zig zag, come se sciassi: così facendo diminuirai la pendenza su cui corri e la tua velocità.
4. Guarda davanti
Quando abbiamo chiesto a Kilian Jornet che tecniche usasse per correre così forte in discesa ci ha risposto che naturalmente ci vuole molto allenamento ma soprattutto che lui non guarda mai dove mette i piedi ma dove li metterà. Guarda cioè davanti a sé per capire che superficie incontrerà fra 2/3 passi, in modo da adeguare l’assetto di corsa di conseguenza. Quindi non guardarti i piedi, perché così facendo inciamperai e soprattutto non potrai vedere dove stai per metterli fra pochi secondi. Sembra da incoscienti e invece è giusto fare così, fidati.
5. Piccoli passi
Come abbiamo visto, la corsa in discesa è molto divertente e proporzionalmente molto stressante per il corpo: i muscoli delle gambe che normalmente lavorano in estensione per farti “spiccare il volo” verso il prossimo metro in questa caso lavorano in compressione, cioè come non sono abituati a fare. Per aiutarli fai piccoli passi e molto frequenti: questo ti aiuterà ad evitare di allungare la gamba e di atterrare sul tallone, stressando ancora un’altra parte del corpo che c’ha già i suoi problemi e sopratutto frammenterà il carico della corsa in diversi microcarichi invece che su vere e proprie “botte” di energia che una corsa molto elastica e allungata può scaricare sulle gambe. E non ti preoccupare se sentirai le gambe indolenzite dopo: anche in discesa – soprattutto in discesa – lavorano moltissimo. Evita però di fare lunghe corse in discesa prima di una gara per non affaticarle troppo.
6. Peso (relativamente) in avanti
Hai capito che il tuo corpo tenderebbe naturalmente a frenarti. Se ti osservassi dall’esterno vedresti anche come inconsciamente lo stai facendo: spostando il baricentro dietro le tue ginocchia, nel tentativo di frenare (sì, assomigli molto ad un cartone animato). La brutta notizia è che non è il modo giusto di farlo perché ti stai solo rendendo più instabile: rischi di cadere all’indietro e di farti molto male. Se invece procedi tenendo il peso più in avanti riuscirai ad atterrare meglio sull’avampiede e a correre più veloce e più efficacemente. E a non cadere sul tuo bellissimo sedere!
Ora che si fa? Si va a correre. Non dimenticare di mostrarci dove con #iocorroqui: la montagna è sempre uno dei nostri spettacoli preferiti.
(Photo Credits immagine principale GORE-TEX® Products | Kelvin Trautman Photographer)