Correre in sicurezza non vuol dire solo usare abbigliamento e scarpe ad hoc ma anche, soprattutto per noi femminucce, uscire e tornare a casa sane e salve. Stando alle statistiche oltre il 70% delle donne fra i 15 e i 65 anni ha subito attenzioni non gradite o peggio. Ecco alcuni consigli che possono aiutarti:
1. Informa sempre qualcuno della tua uscita: percorso e orario previsto per il rientro.
2. Corri lungo percorsi ben illuminati e trafficati: evita scorciatoie attraverso sottopassi, giardini, gallerie, parcheggi.
3. Se possibile esci in gruppo o almeno in coppia (ci si diverte moltissimo). Se hai un cane portalo con te: farà bene a entrambi
4. Non dimenticare il cellulare e assicurati che la batteria sia carica e di avere credito.
5. Porta anche un documento identificativo.
6. Indossa qualcosa di riflettente.
7. Usa le cuffie a volume basso in modo da poter essere sempre consapevole di ciò che succede attorno a te.
8. Ostenta sicurezza: corri con la testa alta, cambia lato della strada se qualcosa non ti convince, non fermarti per fornire indicazioni stradali o l’ora, non dare confidenza neanche alle nonne dai bianchi capelli.
9. Varia spesso itinerario (è pure più divertente, no?).
10. Se hai i capelli lunghi, evita la coda di cavallo: è facile da afferrare e tirare per un malintenzionato.
11. Considera l’idea di frequentare un corso di autodifesa: ormai li organizzano un po’ tutti dai Comuni alle Associazioni sportive. I video che si trovano rete non sostituiscono l’insegnamento diretto.
12. Se ti fa sentire più sicura stringi in mano uno spray “al peperoncino” con l’indice già sulla sicura. Ma ricorda che potrebbe essere usato anche contro di te.
13. Affidati al tuo istinto: se provi una strana sensazione probabilmente è perché il tuo sesto senso ha captato qualcosa di diverso dal solito. Non faterti prendere dal panico e contatta immediatamente qualcuno.
14. Se vieni attaccata, fa’ di tutto per non essere portata in un altro luogo.
Nota di RunLovers: È stato duro arrivare fino in fondo, vero? In effetti quando è stato letto, in redazione è calato un minuto di silenzio, perché a noi piacciono i toni ironici e l’atteggiamento scanzonato nella vita. Però non potevamo esimerci dall’affrontare questo argomento. Infatti pensiamo che l’informazione condivisa sia l’unico mezzo per aiutare davvero: perciò se hai altri suggerimenti o consigli, inserisci il tuo commento qui sotto.
(credits immagine principale: ©iStockphoto.com/tobkatrina)
Se in una fredda sera d’inverno, a Roma Nord, incontrate un figuro che corre con un passamontagna nero e un berretto con la scritta “Pornstar” sopra la silhouette di una donna a cosce divaricate, non abbiate paura: sono io.
Ciao Gire, ben vengano le critiche, soprattutto pacate e circostanziate come le tue. Abbiamo molto riflettuto se pubblicare questo post e, alla fine, ha prevalso la volontà di affrontare questa tematica non per alimentare paranoie o allarmismi, anzi! Siamo convinti che molto frequentemente l’avere la “situazione sotto controllo” sia uno degli elementi per godere appieno della corsa. E, a volte, un po’ di prudenza in più non fa di certo male. È un po’ come il buon Nico Cereghini quando, provando le moto, raccomandava di allacciare il casco e accendere le luci anche di giorno. :)
Per quanto riguarda invece la percezione della corsa e la condivisione credo che non si possa dire che non spingiamo in quella direzione e – di sicuro – senza fare distinzione di genere. Chiudiamo sul saluto tra i runner: crediamo sia una delle cose più belle e che fanno grande comunità ma purtroppo capita anche tra noi che ci siano persone timide o (magari solamente) disinteressate che non alzano nemmeno la testa per un’occhiata e questo capita senza distinzione di sesso. Ecco, quelli solo coloro che si perdono la parte bella del running. Un “ciao” e un gesto con la mano non hanno mai ucciso nessuno, anzi. :)