È passato più di un anno da quando Adidas ha introdotto nel mercato della scarpa da running la sua rivoluzionaria tecnologia Boost: un’intersuola iperammortizzata e super-reattiva formata da centinaia di capsule create in collaborazione con BASF. La promessa (mantenuta) era quella di rispondere al bisogno del runner di avere una scarpa comoda, avvolgente ma anche reattiva. Boost soddisfa questi requisiti: è morbida ma incredibilmente reattiva: non solo veloce ma capace di immagazzinare energia cinetica da fare letteralmente esplodere al rilascio, dando più spinta al runner. E quindi più velocità e più godimento.
2 volte Boost
La nuova Energy Boost ha una mesh elasticizzata molto contenitiva e più resistente della precedente (alcuni infatti, specie i runner con più spinta, hanno manifestato una perdita della capacità di contenimento della tomaia nella zona dell’allacciatura e della punta della prima Boost). Come accade per le app del tuo smartphone non cambia l’interfaccia: si potrebbe anzi dire che Adidas abbia ascoltato le osservazioni dei suoi clienti e abbia sistemato alcuni (inevitabili, trattandosi di una prima “release”) bug del prodotto.
Nella 2 la gabbia che contiene il mesopiede è più solida con i lacci e le termosaldature dell’avanpiede più estese e definite. La suola ha inserito il collaudatissimo sistema Torsion che fa lavorare in maniera armonica tallone e avampiede, distribuendo meglio la torsione della pianta piede e controllandola.
Le Adidas Energy Boost 2 sono in vendita al prezzo di 155 euro.