Correre, si sa, fa smaltire tossine. Under Armour deve aver pensato a questo nel dare il nome ad uno dei suoi ultimi modelli: la Toxic Six.
Punta larga, drop contenuto, calzata leggera, morbida e priva di cuciture interne per poter anche essere indossata senza calze: tutto questo è Toxic Six, ma non solo.
Il meglio del barefoot e il tocco Under Armour.
L’obiettivo dichiarato è evidente: offrire un’esperienza di corsa davvero minimal. La scarpa c’è, protegge, ma non si deve sentire. Deve proteggere il piede ma lasciarlo libero di esprimere la biomeccanica natural.
Per farlo Under Armour impiega:
- un drop molto contenuto (4 mm) che spinge il runner a correre di avampiede
- una tomaia traspirante e seamless (senza cuciture)
- una suola mediamente ammortizzata e con inserti in gomma più dura nei punti critici di contatto con il terreno
- un’innovativa allacciatura fortemente asimmetrica che non sollecita la parte frontale del piede ma lo chiude comunque in maniera sicura
- Colorazione uniforme (e bella!) per la punta e la conchiglia e trattamento più eclettico e vistoso (sembra una pelle di rettile) per il collo e l’allacciatura. Quest’ultima non chiude la parte superiore del piede ma serve solo a far aderire la scarpa, che si indossa come un calzino.
Naturalmente.