Possiamo immaginare che i giapponesi di Mizuno abbiano scelto il nome delle nuove Sayonara in chiave ironica?
Possiamo. “Sayonara” significa “arrivederci in giapponese. Arrivederci a chi?
Arrivederci Wave Precision.
Con l’introduzione delle Sayonara nel luglio del 2013 (prezzo indicativo di 120$), secondo RunningWareHouse Mizuno potrebbe smettere di produrre le Wave Precision, scarpe neutre molto apprezzate e di successo.
Innovazione nel solco della tradizione.
La tradizione è naturalmente quella delle Precision: leggerezza, ammortizzazione, appoggio neutro.
Tutte caratteristiche confermate dalle Sayonara ma con qualche significativo upgrade:
- Tomaia seamless (senza cuciture): confort e nessuna irritazione o abrasione del piede
- Intersuola U4ic (pronunciato “euphoric” ) più leggera del 30% rispetto alla tradizionale AP+, ma capace di ottima ammortizzazione e risposta
- Drop (differenza di quota tacco-punta) da 10 mm, lievemente ridotto rispetto ai più robusti valori che Mizuno usa solitamente
- Ammortizzazione affidata alla suola e al solido e affidabile sistema Wave
Un mercato inarrestabile.
Le novità nel settore del running sono incessanti e segnate da evidenti linee di sviluppo: la scarpa “tradizionale” (in cui Mizuno è senz’altro leader) e le nuove tendenze minimal o barefoot. I grandi marchi si stanno spostando verso queste ultime con modelli sempre sviluppati nel solco della loro personale tradizione: contenendo o meno il drop, privilegiando, diminuendo o annullando l’ammortizzazione.
Non ha quasi importanza: i piedi sono diversi, le abitudini pure: il mercato e l’offerta sono però vivacissime e interessanti. Chi ne giova? Noi runner, ovviamente ;)
(Pic from Shoepalace.com)
(via RunningWareHouse)