Quando fai fatica a non correre, non a correre

Mancano 21 giorni alla WOTN.

Sono 4 giorni che non corro (il mio polpaccio mi sta chiedendo il conto, e ha pure ragione..)
Gli impegni di questa settimana mi hanno un pò sovrastato, ma mi piace prendere esempio da chi, invece di dire: “non ho avuto tempo”, preferisce un più maturo “non sono riuscito ad organizzarmi nel modo giusto”.
Il che significa essere coscienti che, con un’attenta pianificazione, tutto si può fare.
Io ci sto provando, ogni tanto inciampo, ma direi che nonostante tutto me la sto cavando bene.
Certo, si può sempre migliorare! Ma siamo sulla strada giusta..

Comunque.

Ormai è assodato: quando salto uno o due allenamenti di corsa, il mio livello di impazienza/nervosismo/salterellismo sale subito in maniera esponenziale. E la maggior parte delle volte nemmeno me ne rendo conto…
A farne le spese è ovviamente chi mi sta vicino, chi mi conosce davvero, che spesso al mio ennesimo scatto di nervosismo mal controllato, mi guarda con un misto di pietà e comprensione (ma più che altro pietà!), e con uno spiccato accento del sud, mi dice:”Irè. Vatti a fare la tua corsetta su..”

Strana la vita.

Dieci mesi fa, obbligare le aree prefrontali del mio cervello ad automotivarsi per andare a correre, mi richiedeva una fatica immane.
Adesso è esattamente il contrario: è obbligarmi al riposo e rinunciare alla mia corsa che mi richiede lo stesso sforzo, anzi forse di più.
(E in effetti qualcuno mi aveva detto che sarebbe successo esattamente così)    :)
In più ci si mette anche quella sensazione dentro, quel qualcosa che si muove e ti dice:” Dai mettiti le scarpe ed esci che stai meglio, puoi andare oggi, giuro!”. E tu sai che è il tuo inconscio che ti sta spudoratamente mentendo.

Quindi conoscendomi, la regola che seguo ultimamente per fregare la mia impazienza è: riposare un giorno in più di quanto io ritenga necessario. Funziona. Ci vuole un pò di impegno, ma funziona…
Detto ciò, il giorno di riposo in più (che in realtà non era per niente in più, ma anzi strettamente necessario) sarebbe oggi.
Quindi domani corsa e allenamento… come premio per tutta questa incredibilissima autodisciplina!

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