Cosa riuscite ad immaginare di più comodo delle ciabatte? Le vostre ciabatte, forse. Bene: preparatevi a correre con delle scarpe che, forse per la prima volta, non vi faranno rimpiangere la comodità delle vostre amate, magari non belle, ma comodissime ciabatte.
Una calza con la suola.
Magari paragonare una scarpa da corsa ad una ciabatta non è proprio il modo migliore per parlarne: non fa venire in mente il grip, la velocità, la dinamicità. Eppure quanto importante è correre stando comodi? E quanto lo è, a maggior ragione, in una scarpa che ha tutte le peculiarità di quel tipo di scarpa – le barefoot – universalmente percepite come performanti ma in fondo scomode e poco ammortizzate? Ebbene: le New Balance MR00 non vi deluderanno.
Parliamo di scarpe appariscenti (che colore è? Cioè: quanto figo è questo lime/fluo/gialloverde acido? Non si può spiegare), leggerissime, con mesh traspirante, punta larga, drop zero, poca o quasi nulla ammortizzazione. Una tipica scarpa barefoot. Con in più un rivestimento interno e un taglio della tomaia che elimina la necessità della linguetta come pezzo singolo (e quindi applicato successivamente con cuciture) ma che la ricava sovrapponendo l’esterno della tomaia all’interno. Risultato: nessuna o pochissime cuciture, un’interno rivestito di materiale morbido e antibatterico, adatto ad essere indossato anche senza calze. Una scarpa/calzino, accogliente e spaziosa per l’intero piede, eppure avvolgente e capace di chiuderlo come un guanto per scaricare tutta la forza della gamba a terra.
Tanto le MR00 sono comode nella parte superiore e altrettanto – analizzandone la suola – sono sicure nell’appoggio. Infatti, la suola Vibram – con un battistrada disegnato appositamente – garantisce un grip perfetto sull’asfalto, trasmettendo le giuste sensazioni al piede.
Allaccia e dimentica.
Quando inizi a correrci, puoi tranquillamente dimenticarti di cosa stai indossando. Le New Balance MR00 sono una protezione del piede, e del piede rispettano la natura: lo lasciano libero di muoversi al loro interno e quindi di arcuarsi, estendersi, fino ad aprire le cinque dita del piede nell’ampia punta. La biomeccanica del piede è tenuta in grande considerazione: la funzione di questa scarpa è di proteggere il piede. Ma attenzione: parliamo di un piede allenato e fortificato da un allenamento ed un’abitudine al barefoot running di lunga data. Chi usa normalmente scarpe A3 o “tradizionali” – quindi ammortizzate e con drop pronunciato (10-12 mm) proverà una sensazione di scarsa protezione e di eccessiva libertà. Scambierà insomma la comodità per mancanza di tenuta. Bisogna però dire che, se non hai un’impostazione barefoot forse dovresti considerare una calzatura intermedia (tipo le Nike Free Run o le Saucony Kinvara 3 o le nuovissime Saucony Virrata) prima di usarle. Chi invece è abituato a correre di avampiede o punta ed ha un piede forte e allenato (in altre parole: che non ha bisogno di alcun supporto dato dalla scarpa) proverà la semplice ed entusiasmante sensazione di libertà. E comodità.
In poche parole? Senza perdere la loro essenza barefoot, danno tutti vantaggi di protezione e grip e Abebe Bikila fosse ancora tra noi le userebbe, certamente.
Pro
- Comodità, grazie anche al puntale largo
- Morbidezza
- Interno confortevole e antibatterico
- Design: perfetto
Contro
- L’unico, ma dovuto alla natura della scarpa: la mesh la rende poco adatta ai climi freddi.
- Colorazione sensibile allo sporco
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Ciao. Mi potresti consigliare un sito e commerci italiano che vende scarpe running minimaliste come queste NB che hai recensito tu??
E poi volevo anche chiederti se hai provato anche le adipure gazelle 2. Se si quale hai trovato meglio??
Grazie
Ciao Andrea, purtroppo di minimal resta ben poco. Gli unici che ancora le producono (da quando NB ha abbandonato questo genere) sono Inov8 e Vivobarefoot. Forse anche altri che ora non mi vengono in mente.