Brooks Glycerin 11: velluto per la corsa

Nell’universo delle scarpe da running “tradizionali” (cioè quelle che favoriscono un appoggio tallone-oriented) è inevitabile che ti imbatta nelle Brooks Glycerin. Parliamo del “gotha” della scarpa da running, le imprescindibii da provare (le altre le trovi nella nostra Guida all’acquisto e nella parte 2).

Onestamente, queste scarpe mi sono piaciute prima ancora di tirarle fuori dalla scatola. O meglio, mi è piaciuta tantissimo anche la scatola dove trovi meravigliosamente evidente la scritta “Run Happy“. È la filosofia di Brooks, quelli della Strongman Run, della Run5.30, dello spot con il bigfoot (anche se parlava delle PureDrift)…

Ok, dopo questa leggera digressione scherzosa, torniamo a parlare delle Glycerin 11 perché è questo il motivo per cui sei qui, no?!

Il morbido supporto

La morbidezza è la prima sensazione che provi, accompagnata dalla percezione di un supporto sempre presente. Sia a livello plantare (terribilmente importante) che nella rullata di appoggio (cioè il percorso che fa il piede quando lo appoggi dal tallone alla punta).

Niente cuciture nella tomaia e un tessuto abbastanza traspirante: in questo caso è tutto nella norma per una scarpa di fascia alta.

Tutto concorre verso una calzata ben aderente, il piede è fasciato dalla scarpa, qualunque sia il tuo piede. Le Glycerin 11 sono infatti disponibili sia a pianta stretta (B) che normale (D). L’allacciatura è sempre sicura, anche eccessivamente: i 6 occhielli per i lacci vanno regolati bene e finché non trovi il giusto “assetto” corri il rischio di avere la scarpa che stringe un po’ sul collo del piede. Ma dopo i primi 30/40 km sarai sicuramente a tuo agio.

E l’estetica? È bella, certo non vuole portare innovazione cromatica ma la grafica è piacevole. In fondo nessuno ha mai detto che bisogna fare una scarpa di 8 colori perché sia bella. :)

La morbida falcata

Tutto scorre liscio, anche correndo. L’intersuola DNA supporta a dovere, garantendo sempre supporto e ammortizzazione. Negli allenamenti più lenti, quando appoggi il piede è come essere sull’erba, mentre – accelerando – la reattività e la precisione regnano sovrane. Sicuramente l’ecosistema suola-intersuola è l’elemento più positivamente notevole delle Brooks Glycerin 11.

La scarpa perfetta per il runner italiano

Vedendo le statistiche di vendita, le scarpe protettive e con impostazione tradizionale sono le “prime scelte” da quasi tutti i runner italiani. Ossia, ci piace la scarpa protettiva, che “si fa sentire”, magari un po’ pesante ma che ci dia la tranquillità della sicurezza nell’appoggio. In questo le Glycerin sono perfette. Personalmente avrei preferito qualche grammo (percepito) in meno ma questa è davvero la mia personalissima opinione.

Concludendo

Una scarpa di fascia alta, perfetta per allenamenti lunghi e per tutti gli usi più comuni – dalle ripetute alle gare, dipende ovviamente da quanto pesi. Di listino le Brooks Glycerin 11 costano 160€ (ma le si trova a meno, tranquillo) e sono allineate alla diretta concorrenza.

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